C’è un Paese nel mondo dove il mercato delle scommesse sportive illegali è così fiorente che genera un giro d’affari complessivo che è pari al 97% di tutto il fatturato generato dalle scommesse. Trattasi, in accordo con quanto è stato riportato da agimeg.it, citando il sito di iGaming Business, ed un rapporto che è stato realizzato da H2 Gambling Capital, niente poco di meno che degli Stati Uniti dove solo nel 2016 le puntate illegali hanno generato un giro di scommesse pari alla bellezza di 196 miliardi di dollari.

Il fenomeno dell’illegalità in America per il settore delle scommesse è peraltro in forte crescita visto che nel 2015 la stima di fatturato si attestava a 150 miliardi di dollari. In più, la percentuale monstre del 97% di scommesse illegali, sul totale, è negli USA nettamente superiore all’80% che, a livello mondiale, è stato stimato dal Centre for Sport Security dell’Università della Sorbona di Parigi. Basti pensare che i 196 miliardi di dollari di scommesse illegali negli States nel 2016 valgono ben 47 volte il giro d’affari annuo che è stato generato nello stesso anno dalle attività legali a Las Vegas per i giochi e per i casinò.

Quello delle scommesse illegali non è comunque un fenomeno tutto americano visto che anche in Italia, nonostante da parecchi anni il settore sia sotto il regime dei Monopoli di Stato, si registrano casi di cronaca alquanto allarmanti. L’ultimo in ordine di tempo riguarda l’attività dei militari della Guardia di Finanza che, a Catania e Provincia, hanno sequestrato ben 13 agenzie abusive.

Dalle indagini che poi hanno portato ai sequestri, la GdF ha anche scoperto che un Internet point da un lato era affiliato ad un bookmaker legale e quindi autorizzato ed abilitato ad operare online, ma dall’altro lato nello stesso tempo accettava giocate da piazzare su un sito Internet di scommesse illegale attraverso l’utilizzo di conti di gioco che, tra l’altro, non erano intestati ai clienti ma allo stesso centro scommesse.   

Per chi ama il mondo delle scommesse, è di fondamentale importanza aprire un conto di gioco con un bookmaker online legale, così come occorre verificare allo stesso modo che presso le agenzie fisiche le giocate vengano piazzate con un operatore autorizzato. E questo anche perché la Guardia di Finanza in Italia è molto attiva nel contrasto al gioco illegale in quanto può rappresentare un canale privilegiato, da parte della criminalità organizzata, per il riciclaggio di denaro.   

Nei Paesi emergenti, dove ancora ci sono ampi spazi di diffusione per i collegamenti ad Internet in banda larga, e per i cellulari, si registrano pure grandi potenzialità per il mercato delle scommesse sportive online e, di conseguenza, per i bookmakers. Questo è quanto, in accordo con quanto è stato riportato da agipronews.it, ha dichiarato Lorenzo Caci riferendosi all’America Latina.

Nel dettaglio Lorenzo Caci, che per Sportradar ricopre la carica di Director of Sales per l’Europa del Sud e America Latina, ha messo in evidenza tutto ciò nel corso del Summit of iGaming di Malta ed in particolare nel corso di un evento che è stato organizzato da KPMG.

Nell’intervenire sul presente ma anche sul futuro del mercato delle scommesse online, Lorenzo Caci ha posto l’accento proprio sulle potenzialità dell’America Latina per i bookmakers definendole ‘immense’ considerando il fatto che stiamo parlando di una popolazione di oltre 600 milioni di persone composta in maggioranza da giovani under 25 che nutrono per il calcio un interesse che è ad altissimi livelli. In altre parole il settore del betting online in Sud America può far leva su rosee aspettative sebbene ancora ci sia strada da fare dal punto di vista normativo dato che al momento solo in Colombia il mercato delle scommesse via web risulta essere regolamentato.

Le connessioni ad Internet sempre più veloci, e l’uso sempre più diffuso di smartphone di nuova generazione, come sopra accennato, stanno contribuendo a spostare quote di ricavi del betting dai punti fisici, ovverosia dai centri e dalle sale scommesse, al canale online. Inoltre, ha altresì messo in evidenza Lorenzo Caci, è proprio il calcio lo sport dove si scommette di più ed in prevalenza sul risultato finale 1X2, in modalità pre-match ed a fronte di puntate che nella maggioranza dei casi sono di piccolo importo.    

In Sud America c’è ancora da superare il problema relativo ai costi delle connessioni ad Internet, che sono ancora troppo alti, ma in ogni caso dopo l’Africa trattasi dell’area dove è attesa la crescita maggiore degli utenti mobili. Di conseguenza i Paesi emergenti dove il betting online può espandersi a ritmi elevati spaziano dal Messico alla Colombia e passando per il Cile e per l’Argentina. Per il momento, ha altresì messo in risalto il Director of Sales di Sportradar, la concorrenza di settore è tra l’altro molto bassa così come di conseguenza non ci sono grossi investimenti. 

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In Italia gli appassionati di calcio, per l’estate del 2018, potranno prenotare le vacanze senza problemi visto che, purtroppo, la Nazionale italiana non ha staccato il pass per Russia 2018. Un Mondiale di calcio senza l’Italia non si vedeva da ben 60 anni a questa parte, ma più volte negli ultimi giorni, specie attraverso i social network, sono circolate le indiscrezioni in merito ad un possibile quanto improbabile ripescaggio della Nazionale azzurra.

E questo al punto che allo stesso modo sono circolati i rumors su bookmaker che, per quel che riguarda le scommesse sportive, avrebbero iniziato a proporre le quote su questo eventuale ripescaggio della Nazionale che è uscita con le ossa rotte dallo spareggio contro la Svezia che, invece, ai Mondiali di Russia 2018 ci sarà di sicuro. Per i tifosi della Nazionale di calcio italiana, dopo aver perso contro la Svezia, il ripescaggio al Mondiale di Russia 2018 è una sorta di sogno proibito anche perché, se ciò dovesse accadere, allora il tutto sarà avvenuto solo a seguito di fatti e di circostanze a dir poco eccezionali.

In pratica tutto si gioca sulla possibilità che, a causa di guerre o di tensioni geopolitiche, scatti l’esclusione dal Mondiale di una o più Nazionali come Arabia Saudita, la Corea del Sud, l’Egitto, la Nigeria, l’Iran e persino la squadra del Giappone considerando che il Paese del Sol Levante è attualmente minacciato da Kim Jong-un, il leader supremo della Repubblica Popolare Democratica di Corea, ovverosia della Corea del Nord.

Tra i Paesi a rischio, anche se remoto, di esclusione dai Mondiali di Russia 2018, sarebbe entrato pure il Perù dopo che nel Paese potrebbero essere approvate, per il mondo dello sport, delle misure legislative che potrebbero entrare in contrasto con quello che è lo statuto attuale della FIFA. Dal Perù, tra l’altro, da parte di Paloma Noceda, che è il presidente della Commissione Istruzione, Gioventù e Sport, è arrivata la smentita sulla proposta di Legge che il Perù intenderebbe discutere ed eventualmente approvare, ragion per cui è stata in sostanza solo una indiscrezione priva di fondamento.

Inoltre, semmai una delle Nazionali di calcio venisse esclusa dai Mondiali di Russia 2018, il Paese ripescato potrebbe anche non essere l’Italia visto che in tal caso la FIFA avrebbe la piena discrezionalità. Quel che è certo è che attualmente un noto bookmaker italiano sta quotando la scommessa ‘Italia ripescata al Mondiale’ a 50 a 1, ovverosia con una probabilità di vincita che è molto bassa.