Mondiali-di-calcio

La nazionale tedesca, in questa edizione del mondiale che si svolgerà in Qatar, è chiamata a riscattare le delusioni rimediate nello scorso mondiale e nell’ultimo europeo disputato. La Germania, nel mondiale in Russia, si presentava con la patch da campione del mondo sul petto, avendo vinto la coppa in Brasile nel 2014; il girone non era irresistibile, eppure non è riuscita a superarlo. A Euro2020, dopo aver passato a fatica un girone questa volta molto difficile che comprendeva Portogallo, Germania, Francia e Ungheria, è uscita agli ottavi di finale contro l’Inghilterra.

Nonostante queste delusioni recenti, la Germania è una squadra che non si deve mai sottovalutare. La storia del calcio incorona la nazionale tedesca come la squadra che è riuscita più volte ad approdare alle semifinali. Inoltre, il calcio tedesco è in continua crescita sul piano tecnico ma soprattutto su quello tattico. Se si prendono in considerazione le ultime tre vincitrici della Champions League, si nota un unico elemento comune: tutte e tre avevano in panchina un tecnico tedesco.

L’ultima edizione della Champions League è stata vinta dal Chelsea di Tuchel. Una squadra con enormi qualità ma che ai nastri di partenza non partiva di certo come la favorita. A segnare il goal decisivo in finale è stato proprio un giovanissimo talento tedesco: Kai Havertz. Nel 2019 la coppa dalle grandi orecchie è stata sollevata da Henderson, capitano del Liverpool allenato da Jurgen Klopp. L’allenatore dei Reds è uno dei massimi esponenti del Gegen-pressing, filosofia calcistica che si basa sull’aggressione asfissiante dell’avversario per indurlo all’errore; una volta commesso l’errore e recuperata la palla, bisogna verticalizzare immediatamente poiché questa è la fase in cui è più fragile, dunque il momento più propizio per poter attaccare.

L’anno dopo, la coppa è stata vinta da una squadra tedesca con una gestione di un allenatore tedesco: il Bayern Monaco di Flick. Oggi Flick è l’attuale tecnico della nazionale e la sua filosofia di gioco è in linea con quella di Klopp e degli altri suoi colleghi e connazionali.

L’arma per il mondiale sarà il pressing

Il pressing è la parola d’ordine delle squadre tedesche e lo sarà anche della nazionale. 

Questo modo di giocare della Germania così propenso all’aggressione non solo può mettere in difficoltà le squadre più scarse, ma anche quelle che sono tecnicamente più propense a tenere il pallone tra i piedi. Questo sistema orienta i giocatori in massa sul portatore di palla ma, grazie ad un complesso sistema di scali delle posizioni, la squadra non risulta mai del tutto scoperta. Per questo motivo, cogliere la Germania impreparata risulta davvero complicato.

Ovviamente, per poter applicare un sistema di gioco così articolato, non solo è necessario un livello tecnico di altissima fattura ma anche un allenamento preventivo e una propensione psicologica particolare. Il gegen-pressing non si può imparare da un giorno all’altro ma è un tipo di mentalità che si instaura sin da piccoli.

Le scuole calcio tedesco, dopo alcuni scandali avvenuti nei primi anni 2000, sono state completamente rinnovate. I giocatori sin da bambini sono abituati a praticare determinati movimenti con e senza palla. Inoltre, molti giocatori convocati verranno dalla Bundesliga e gli altri che non giocano in Germania sono fuoriclasse affermati che hanno già ampiamente dimostrato il loro talento.

La rosa è da mondiale

I tedeschi in Qatar potranno vantare una rosa che ha il giusto mix tra veterani esperti e giovani in rampa di lancio con la fame di voler dimostrare il loro talento. Kroos, Muller e Rudiger saranno le guide di questa squadra, mentre a trascinarla con l’entusiasmo ci penseranno talenti come Sanè, Gnabry, Havertz e Timo Werner.

Vista la qualità della rosa, non sorprende che portali come 20bet considerino la Germania tra le favorite. Non c’è pericolo che i giovani si piacciano troppo o che i più esperti si “accontentino” vista la pancia piena abbondantemente nutrita con il successo del 2014. La mentalità tedesca impone rigidità, concentrazione e costanza.

Un record mondiale da inseguire

Inoltre, la Germania, con 4 mondiali vinti, punta al record di 5 per appollaiarsi in cima alla vetta di questa classifica insieme al Brasile. L’obiettivo è possibile e la Germania ci crede.